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Venerdì Santo: la processione più antica

La processione del Venerdì Santo è preceduta da quella del Giovedì Santo, con protagonista la Madonna.

È uscito l’articolo in cui parlo del Martedì e del Mercoledì Santo.

Ti consiglio di leggerli per comprendere totalmente come si svolge la Settimana Santa a Iglesias.

La mattina del Giovedì Santo si apre con la Messa del Crisma, mentre la sera viene celebrata la Messa della Cena Domini.
Le campane delle Chiese, da questo momento, si legano e non suoneranno più, fino alla Resurrezione di Cristo.

Il Giovedì Sera è uno dei giorni più importanti: in un’atmosfera cupa e mistica, si svolge la Processione dell’Addolorata. Si commemora l’Ultima Cena e l’inizio della Passione. In questa giornata fanno l’apparizione i bambini vestiti da Baballotti (di tutte le età). Sono proprio loro che accompagnano il Simulacro della Madonna Addolorata, in giro per le 7 chiese del centro storico di Iglesias alla ricerca di Gesù. Questo rito è accompagnato dal suono di Tamburi e Matracca, grandi e piccole (antichi strumenti tradizionali, per la maggior parte realizzati a mano). Solo nell’ultima parte del corteo si staglia un silenzio composto e raccolto.

La processione inizia dalla Chiesa di San Michele, in via Pullo, le successive 7 chiese sono:

  • Chiesa della Madonna delle Grazie (Piazza Manzoni)
  • Cattedrale Santa Chiara (Piazza Municipio)
  • Chiesa delle Anime Purganti (Via Azuni)
  • Santuario San Domenico (Via Cavallotti)
  • Chiesa della Vergine Purissima o del Collegio (Piazza Collegio)
  • Santuario di San Giuseppe (Via Sassari)
  • Chiesa San Francesco (Via San Marcello)

La Processione si conclude, dopo diverse ore, con il ritorno alla Chiesa di San Michele.

Di seguito, tante curiosità sulle Processioni del Venerdì Santo.

Il Venerdì Mattina, fa da palco il quartiere storico di “Sa Costera” nel quale si celebra la Processione del Monte. Si mette in scena, con la presenza dei Germani, la salita di Gesù al Calvario per essere crocifisso. I protagonisti di questo corteo sono il Simulacro di Cristo con in spalla la croce e la Madonna Addolorata che lo accompagna. Vengono visitate nuovamente le chiese, con un corteo simile a quello del giorno prima, accompagnato dalle Matracca e dai tamburi. Sono presenti tanti Baballotti che portano con sé, oltre alle Matracca, delle piccole croci lignee in segno di penitenza. La processione termina nella Chiesa di San Michele con il rito della deposizione di Cristo dalla croce e poggiato sulla lettiga.

Il Venerdì Sera, in stile pomposo e regale, ha luogo la Processione del Descenso nella quale è rappresentato il funerale di Gesù. È la processione più bella e antica insieme a quella del Martedì Santo.
Il corteo è aperto da due stendardi, il primo, “Is Vessillas”, che precede San Giovanni e la Maddalena.

Curiosità: San Giovanni e la Maddalena sono due bambini, esclusivamente maschi, selezionati nella società iglesiente. I bambini sono iscritti alla lista d’attesa dell’Arciconfraternita del Santo Monte fin dalla nascita e vengono scelti all’età di 7-8 anni. Questo compito è ripetibile solo una volta nell’arco della vita. Di solito, a iscrivere i propri figli sono le famiglie molto devote alla Chiesa.
I bambini indossano parrucche di capelli veri e abiti dorati di foggia orientale guarniti di monili d’oro. Il bambino scelto per interpretare San Giovanni indossa un abito rosso e blu mentre il bambino che interpreta la Maddalena indossa indumenti di colore rosso e verde. In testa portano una Corona realizzata con un piatto d’argento pesantissimo e decorato. Alla base dei due copricapo, avendo un peso notevole, viene inserito del cotone per agevolare i bambini a portarli. San Giovanni, è l’unico dei due che, per tutta la processione del Venerdì Santo, tiene un piatto anche in mano.
Tutto l’oro presente sugli abiti dei bambini, fa parte di una “donazione momentanea” che le famiglie dei bambini stessi e la comunità iglesiente, fanno per questa occasione. Il venerdì pomeriggio l’oro viene cucito, successivamente scucito alla fine della processione e, infine, cucito nuovamente alle vesti la domenica di Pasqua e, nuovamente, scucito al termine del corteo. Infatti i bambini sono sempre scortati dalle forze dell’ordine, da due Germani e dai genitori.

Il secondo stendardo presente è “Is Varonis”, rappresenta i nobili Giuseppe D’Arimatea e Nicodemo, accompagnati da due inservienti con le scale della deposizione. I due Nobili, con folta barba, indossano ampi mantelli di velluto marrone, che gli conferiscono un’aria grave, seria e signorile, con in pugno martelli e tenaglie, utilizzati per togliere il corpo di Gesù dalla Croce.

Curiosità: per tutto il tempo della processione tengono serrati in mano le tenaglie e i chiodi sempre nella stessa posizione tanto che, alla fine della rievocazione, devono essere aiutati a separare le mani che sono bloccate.

In fondo al corteo, del Venerdì Santo, è presente il Simulacro di Gesù Morto steso nel suo baldacchino bianco ricoperto di tulle. Seguito dai Germani che scortano la Madonna Addolorata che stringe a se la corona di spine. Infine, a chiudere la processione, c’è la Croce portata a spalla da penitenti senza nessun segno particolare. Alcune volte sono donne vestite di nero, in segno di lutto. Altre volte, invece, sono persone che hanno subito la perdita di una persona cara o che hanno un grave problema di salute o semplicemente hanno fatto voto di devozione alla Chiesa.

In sottofondo a questa processione c’è la Banda Verdi di Iglesias che intona diverse marce funebri (tra cui Sono Lacrime, Pax, Pietà, Sconforto e diverse altre…).

Il Sabato non si svolge nessuna processione perché la città è in lutto. Non si celebra nessuna messa, come invece avviene durante dell’anno, ma c’è solo l’adorazione a Gesù Morto e alla Croce nella Chiesa di San Michele.

La notte del sabato si intona la Gloria, entra nella Cattedrale la statua di Gesù Cristo Risorto mentre la Madonna si trova nella Chiesa di San Giuseppe.

Ti aspetto mercoledì, per l’ultimo articolo sulla Settimana Santa a Iglesias relativo alle Processioni di S’Incontru e di S’Inserru!!

Buona Pasqua!

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