castello
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Castello di Grazzano Visconti: consigli per la visita

La visita al castello di Grazzano Visconti è stata una decisione dell’ultimo secondo, che io e Valentina, abbiamo preso proprio mentre eravamo lì.

Abbiamo visitato il castello il weekend della befana. Tra l’altro era l’ultima apertura prima della chiusura invernale. Il castello sarà nuovamente visitabile da marzo 2022.

CASTELLO
Il castello di Grazzano Visconti venne costruito nel 1395 sotto indicazione di Gian Galeazzo Visconti, come regalo di nozze per la sorella Beatrice. Dopo aver avuto diversi proprietari, il fortilizio tornò sotto proprietà dei Visconti di Modrone nel 1870, legandosi indissolubilmente alla vita di questa famiglia, in particolare a quella di Giuseppe Visconti.

Giuseppe Visconti di Modrone (1879 – 1941) fu un nobile che amava le arti in ogni suo genere. Era un grande appassionato di musica e sostenitore del Teatro alla Scala e pure un abile pittore. Fu Presidente dell’Inter dal 1914 al 1919 e anche a capo dell’azienda chimico-farmaceutica Carlo Erba. Inoltre fu un generoso filantropo, si impegnò a debellare la malaria che all’inizio del 1900 era una malattia ancora molto diffusa in Italia.

castelloQuando Giuseppe ereditò il castello dal padre molte parti della struttura erano in rovina. Nonostante questo ne rimase comunque affascinato e decise di restaurarlo. A partire dai primi anni del Novecento, insieme all’aiuto dell’architetto Campanini, avviò il restauro e la trasformazione del castello: consolidò e sopraelevò la struttura, disegnò lui stesso le merlature e rese quadrangolare la torre d’angolo a nord-est, originariamente cilindrica. Ridisegnò anche la distribuzione delle stanze interne e intervenne negli arredi, dove il gusto e la cultura trovarono la loro massima espressione.

La realizzazione venne talmente apprezzata che re Vittorio Emanuele III, con Regio Decreto, cambiò il nome di Grazzano in Grazzano Visconti e, nel 1937, conferì a Giuseppe Visconti di Modrone il titolo di Duca.

Da allora le vicende della famiglia Visconti s’intrecciarono strettamente con Grazzano Visconti e influenzando la storia delle generazioni che seguirono a partire dai figli del Duca, fra cui Anna, Guido e Luchino, il grande regista maestro del Neorealismo, autore fra gli altri di Rocco e i suoi fratelli, Bellissima, Senso e Il Gattopardo.

castelloPARCO
Il castello è circondato da un parco di 120.000 mq, venne ideato e realizzato tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 sempre ad opera del Duca Giuseppe Visconti. Egli lo disegnò e lo curò in prima persona.

Nel parco vivono essenze native della zona di Grazzano come farnie, olmi, pioppi neri, noccioli, aceri campestri, ciliegi, carpini e frassini insieme a esemplari di origine esotica come cedri, cipressi d’America e diverse distese di bambù. La scelta delle piante da parte del Duca è dovuta al fatto di volere utilizzare il parco in tutte le stagioni. Ecco allora tanti sempreverdi, come pini, lecci, tassi e arbusti di mirto e bosso. Spiccano anche alcuni esemplari ultrasecolari, tra i quali un platano di oltre 150 anni, la pianta più vecchia del parco, un tiglio di oltre 80 anni e uno splendido gruppo di cedri del Libano.
Nel parco, sono davvero tanti gli angoli dove gli abitanti del castello potevano passeggiare, risposarsi e godere delle ombre degli alberi e del dolce rumore delle acque delle fontane.

castelloBORGO
Nei primi anni del novecento, su iniziativa del Duca Giuseppe e sempre con il supporto dell’architetto Alfredo Campanini, venne costruito ex-novo un borgo fortificato in stile neo-medievale: si sviluppa a ferro di cavallo intorno al castello. Il Duca lo progettò in modo che i suoi abitanti avessero tutte le comodità e i vantaggi dell’epoca moderna e al tempo stesso potessero studiare e lavorare per esprimere la propria creatività attraverso le arti e l’artigianato, come avveniva nel periodo medioevale.

Eccetto il castello medievale e poche case risalenti al settecento, l’unico edificio situato all’interno del borgo ma ad esso preesistente, è la chiesa parrocchiale dei santi Cosma e Damiano, costruita nel 1650 che nella prima metà del novecento subì solo alcuni lavori di ristrutturazione, senza essere sottoposta alle profonde alterazioni che subì, invece, il castello.

Tutto il borgo di Grazzano Visconti, appartiene ancora oggi alla famiglia da cui prende il nome, è infatti un borgo privato. I negozianti, per volere della famiglia Visconti, prendendo in affitto un negozio prendono in affitto anche la casa soprastante in modo da tener popolato il borgo.

La famiglia Visconti tutt’oggi frequenta il castello ma non vivono lì in pianta stabile. Nonostante tutti i lavori di ristrutturazione resta comunque un castello molto grande e freddo. Per questa motivazione costruirono una casa più piccola sul lato sinistro del parco dove i Visconti passano le loro vacanze.

Info utili:
Costo del biglietto: € 16,00/persona.
Dove prenotare? Le possibilità sono due: direttamente sul posto come abbiamo fatto noi, cosa che vi sconsiglio perché sono di una lentezza inaudita e a seconda della gente che c’è dovrete stare in fila anche mezz’ora (a noi è capitato) oppure, e secondo me vi conviene, potete prenotare direttamente dal sito.
Green Pass: è obbligatorio esibire il supergreen pass (vaccinazione o guarigione da covid). Purtroppo non è possibile accedervi solo con l’esito di un tampone negativo.
La visita al castello si può fare solo guidata, infatti se non sono previste visite il cancello resta chiuso a meno che gli stessi proprietari non decidano di mettere a disposizione il giardino.

Avete mai visitato il Castello di Grazzano Visconti?

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