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Racconti di Viaggio

La magia del Sol Levante dagli occhi di Simona Libretti

Primo articolo di questa nuova rubrica: Racconti di Viaggio! L’onore di inaugurare questa nuova sezione va alla nostra viaggiatrice Simona Libretti che ci racconta del suo viaggio nel Paese del Sol Levante!

“Tra i tanti posti che ho visitato un ricordo speciale ed indelebile spetta senza dubbio al Paese del Sol Levante, il Giappone, mese di maggio 2015. Se penso ai giorni precedenti alla partenza, riaffiora ancora l’emozione che mi pervadeva, mista al timore di non essere in grado di districarmi con la lingua, di dover raffrontarmi in una società così totalmente differente dalla nostra.

Invece posso dire di aver vissuto una delle più esaltanti ed emozionanti avventure della mia vita e se potessi tornerei domattina nel Sol Levante.

Un paese dove si alterna l’ipermodernità di Tokyo con il caos della sua metropoli, alla tranquillità e tradizione che contraddistingue Kyoto. Un paese meraviglioso dove l’onestà e il rispetto per gli altri viene prima di tutto.

Mi sono innamorata degli antichi templi, dell’orgoglio che le donne hanno nell’indossare i loro bellissimi kimono.
Sono rimasta spiazzata nel rispetto delle file, soprattutto in metropolitana dove ogni giorno transitano migliaia di persone. Nessuno spinge, nessuno parla ad alta voce in metro, il cellulare sempre in modalità silenzioso per non disturbare gli altri.

Ricordo quando pagavo nei negozi ed il cassiere ti porgeva il resto con il piattino, quando giravo per Shinjuku, un quartiere di Tokyo, ed alzando gli occhi ho visto la testa di Godzilla che spuntava di fronte a me, la pace interiore che mi ha avvolta nel camminare per le stradine di Kyoto e come mi venivamo in mente i tanto amati cartoni animati del passato.
Ricordo la puntualità dei treni che spaccavano il secondo, il quartiere dei manga a Tokyo così surreale. La sensazione di sicurezza nell’andare in giro anche di notte.

Di seguito un breve sunto di quello che ho visto:

Tokyo:
Quartiere di Asakusa la parte vecchia di Tokyo, dove ci si può fare un’idea di come fosse la metropoli precedentemente alla seconda guerra mondiale.

Il Tempio Senso- Ji che si trova a soli 5 minuti a piedi dalla stazione Asakusa.
Superato l’ingresso, ci si immerge nella famosa Nakamise-dori, una via lunga 230 metri dove in entrambi i lati sono presenti numerosi negozietti dove si vendono prodotti tipici giapponesi, dai classici souvenir come le bambole kokeshi ai geta (i sandali tradizionali giapponesi).

L’incrocio più grande del mondo: il Shibuya Crossing. Quando il semaforo diventa rosso il traffico viene fermato in contemporanea in tutte le direzioni per consentire alla folla di pedoni di attraversare. Consiglio di andare allo Starbucks presente in zona e salire al primo piano per ammirare lo sciame di persone che attraversa.
Questo quartiere è famoso anche perché all’uscita della Shibuya Station si trova la statua del cane Hachiko, che per 9 anni si recò ogni giorno ad attendere il padrone, morto.
Mentre se si cammina per strada, nel quartiere di Shinjuku, si vede la testa di Godzilla che sovrasta i palazzi. Trattasi di un hotel a tema.

Una delle zone che merita una visita a Tokyo è il quartiere di Odaiba. Sorge su due grandi isole artificiali ed è attrezzato con tutto quello che serve per divertirsi: centri sportivi, negozi, musei, hotel, centri commerciali e parchi divertimento.
L’attrattiva di maggior interesse è la statua di Gundam. Quando ci sono stata io, a maggio del 2015, vi era ancora la vecchia versione, ora sostituita con una nuova più grande. Presente anche la statua della libertà.

Durante il nostro soggiorno a Tokyo avremmo voluto fare una gita fuori porta per vedere il mitico Monte Fuji ma per rischio eruzione in quei giorni, abbiamo optato per Nikko, prendendo i treni velocissimi: i mitici Shinkansen.
Prendete il treno Shinkansen da Tokyo Station. Dopo 45 minuti scendete alla stazione di Utsunomiya. Qui prendete il treno locale sulla Nikko Line per un tragitto di altri 45 minuti circa. Io prima di partire da Roma, ho acquistato il Japan Rail Pass, un abbonamento che si può fare per 7, 14 o 21 giorni e che fa risparmiare tanto, in quanto i treni in Giappone costano tantissimo, visto il servizio eccellente che offrono.
Nikko, situata nella Prefettura Tochigi, è una meta particolarmente apprezzata dai turisti: ben presto, vi renderete conto che non sarete in pochi a visitare la città e a non saper resistere al fascino degli incantevoli santuari incastonati nelle circostanti montagne (molti sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO) e agli straordinari spettacoli offerti dalle meraviglie naturali.

Si parteee! Shinkansen:

Kyoto:
La parte del viaggio che più mi ha affascinato è stato visitare Kyoto, una vera perla e secondo me l’essenza del Giappone.
Una città moderna che però ha preservato i suoi templi e le sue meraviglie. Kyoto ha davvero tanto da offrire e purtroppo non ho potuto vedere tutto quello che avrei voluto, quindi consiglio di soggiornarvi almeno 5 giorni pieni.

Day 1: Kiyomizu-dera.
Dal 1994 è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO, mentre nel 2007, è stato nominato tra i possibili monumenti da inserire tra le Nuove Sette Meraviglie del Mondo, pur non ottenendo il riconoscimento.
Kiyomizudera è facilmente raggiungibile dalla stazione di Kyoto, in circa 15 minuti di autobus: le fermate più vicine al tempio sono quelle di Kiyomizu-michi o Gojo-Zaka. Da lì è necessario poi proseguire a piedi per circa 10-15 minuti.

Day 2: gita a Nara.
Partendo da Kyoto prendete il treno JR Nara Line Rapid Service che in 45 minuti vi porterà alla stazione JR di Nara. Questa soluzione è l’ideale per chi ha il Japan Rail Pass.
L’animale simbolo della città, il cervo, è persino riprodotto sui tombini delle strade ed è piuttosto facile vedere degli esemplari che girano liberamente per i parchi urbani.
Probabilmente un altro dei simboli di Nara, il Tempio di Todai-ji che ospita anche il Grande Budda di Nara, è la costruzione in legno più grande del mondo.

Nella zona sud di Kyoto, è presente il Fushimi Inariil più importante santuario shintoista. Il luogo è infatti meta di tantissimi visitatori attirati non solo dalla bellezza degli edifici, ma soprattutto dal singolare tunnel costruito con migliaia di cilindri color rosso acceso. Si trova nei pressi della stazione JR Inari, a solo 5 minuti dalla stazione di Kyoto sulla linea JR Nara.

Una cosa che mi ha molto impressionato è vedere l’orgoglio con cui le donne indossano i loro Kimono, a Kyoto soprattutto. Se si è fortunati si può incontrare qualche geisha nel quartiere di Gion.

Questo paese è magico e ha tanto da offrire.
Un giorno ci vorrei tornare e spero che le mie foto ed il mio racconto vi diano spunto per organizzare un nuovo meraviglioso viaggio.”

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